LA STORIA

L’attività estrattiva iniziò tra la fine del ‘800 e l’inizio del ‘900 con Adamo Rossini. A quei tempi il lavoro dell’estrattore di ghiaia e sabbia (gerì), era molto duro: bisognava portare la barca nel punto scelto per l’estrazione, estrarre il materiale dall’alveo del fiume, caricarlo sulla barca, e portarlo al punto di scarico. Qui il carrettiere la caricava sul suo carretto che era trainato da un cavallo o da un asino, e la trasportava a destinazione. Il tutto era fatto a braccia, dato che a quei tempi i macchinari non esistevano.
Oltre all’attività estrattiva, si eseguivano anche lavori di riparazione delle sponde del fiume al fine di evitare, nel limite del possibile, inondazioni e straripamenti.
Questa attività fu continuata dal figlio Rinaldo.
Una svolta decisiva la si ebbe all’inizio degli anni ’60, quando due dei figli di Rinaldo: Gian Carlo e Natalino decisero non solo di continuare l’attività del padre, ma di apportare delle migliorie. Nacque così la ditta Rossini Fratelli.
L’evoluzione incominciò con l’introduzione dei primi strumenti per l’estrazione del materiale: una rudimentale macchina escavatrice prima, l’idrovora ed il barcone poi.
Furono introdotti i primi nastri trasportatori, le prime macchine per il movimento terra, e venne realizzato l’impianto per la lavorazione degli aggregati.
Col tempo l’azienda non ha fatto altro che crescere ed evolversi introducendo attrezzature e materiali sempre più moderni.
Nel 1980 venne realizzato l’impianto di betonaggio, e anche la produzione di calcestruzzo è andata via via migliorando.
Nel corso dei decenni, azienda non ha fatto altro che crescere, migliorarsi e potenziarsi, fino a divenire quella che è adesso, ed affermandosi servendo una numerosa clientela nel territorio del Cremonese, del Cremasco, e del Lodigiano.

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